Le carie della prima infanzia

Immagine bambino con carie

La carie della prima infanzia, chiamata anche Early Childhood Caries, è una manifestazione precoce della malattia cariosa che si presenta nei bambini di età inferiore ai 6 anni.

La causa principale va ricercata nell’uso prolungato di zucchero, miele, bevande zuccherate, ma anche latte non addizionato di zucchero e somministrato (specie nelle ore notturne) al bambino molto piccolo attraverso ciuccio e biberon.

Considerando la tenera età di questi pazienti e le gravi conseguenze della patologia è opportuno adottare un atteggiamento preventivo.

I punti principali di questo sono:

  • Dal periodo di eruzione dei primi dentini (6-8 mesi) mantenere l’igiene del bambino facendo scorrere sulle superfici dentarie, dopo ogni pasto, una garza imbevuta di acqua su cui è stato messo pochissimo dentifricio al fluoro;
  • Quando sono comparsi più dentini: pulire quotidianamente i denti mediante spazzolino con setole morbide e dentifricio con 500ppm di fluoro (l’igiene deve essere praticata da un genitore facendo attenzione ad usare massima delicatezza);
  • Evitare di somministrare al bambino zucchero o miele con il ciuccio;
  • Evitare le bevande zuccherate (succhi di frutta, tè confezionati, ecc.);
  • Non assaggiare con la stessa posata le pappe del bambino nè pulire il ciuccio caduto a terra mettendolo nella propria bocca (si trasmetterebbero cosi al piccolo i batteri presenti nel cavo orale del genitore);
  • Favorire l’allattamento a richiesta,cercando di limitare le poppate di notte, quando sono meno attivi i meccanismi di autodetersione;
  • Nel caso si manifesti la patologia applicare tutte le sere, dopo l’igiene orale, creme rimineralizzanti consigliate dallo specialista in odontoiatria infantile, evitando l’assunzione di cibi e/o bevande nelle ore successive (ad esclusione dell’acqua);
  • Sottoporre il bambino a controlli trimestrali per valutare l’evoluzione del quadro clinico.

Così facendo riduciamo l’impatto clinico di questa malattia ed i gravi danni che provoca ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie.

Luigi Paglia dic. 2017