24 Gen Da cosa dipende l’alito cattivo?
L’alito cattivo si sa, non è certamente piacevole; a volte però bastano dei piccoli accorgimenti e una buona cura dell’igiene orale per risolvere il problema dell’alitosi.
L’alito cattivo è una condizione caratterizzata dall’emissione di odore sgradevole con la respirazione.
L’origine di ciò può essere imputata a cause orali o extraorali. Si ritiene che le cause orali rappresentino il 90% delle alitosi e sono dovute alla presenza nell’aria espirata di componenti volatili solforati (vsc). Questi vengono prodotti nel cavo orale da microrganismi che provocano la putrefazione di sostanze organiche lì presenti. La superficie dorsale della lingua, le tasche parodontali e le aree di carie rappresentano i più importanti siti di colonizzazione per la produzione di VSC.
Per il trattamento della alitosi è importante:
- Correzione della dieta se ricca di alimenti alitogeni (aglio, cipolla, caffè, vino, formaggio…);
- Detersione quotidiana del dorso della lingua;
- Evitare lunghi periodi di digiuno interprandiale;
- Favorire la secrezione salivare con gomme e caramelle senza zucchero;
- Somministrazione di probiotici;
- Paste dentifricie contenenti triclosan, fluoruro di sodio esametafosfato;
- Efficaci i collutori a base di proteine antibatteriche ed enzimi.
Esistono anche dei rimedi naturali:
- Chiodi di garofano da masticare al bisogno;
- Cibi come kiwi, spinaci, prezzemolo, basilico, latte, fughi e riso possono aiutare nella prevenzione dell’alitosi.